10/12/2021

El Hombre del Partido (Fortitudo-Fearless Eagles 4-5)
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El Hombre del Partido

 

Prologo

Ciao Paolo, è passato un anno ormai da quando ci hai salutato eppure il tuo nome rimarrà sempre nella memoria di tutti ed echeggerà ad ogni vittoria impossibile: ogni volta che uno sportivo batterà il demone che ha dentro di lui.

Sei stato il simbolo di una generazione e la speranza di tutte le altre, non perché fossi il più forte ma perché ci hai fatto diventare i più forti, in quell’estate magica in cui hai messo in fila i migliori del mondo dicendo: ci siamo noi.

In quel “catino” del Sarrià, il 5 Luglio 1982, traboccante di donne e uomini che si aspettavano la consacrazione del più grande Brasile di tutti i tempi – dopo quello del 1970 – sei arrivato tu: rapace, 3 tocchi, 3 goal.

Lo farai ancora nei giorni seguenti con le più forti squadre Europee di allora ma quel pomeriggio, quella partita (“La Partita”) è quella che nei cuori di ognuno di noi ci ricorderà sempre che, nello sport, Davide può battere Golia e bisogna crederci fino all’ultimo.

El Hombre del partido es Paolo Rossi.

 

Capitolo 1 – Ringraziamenti

Ringrazio il Giudice Arbitro di Silver Lining / Fearless Eagles del 14/11/21.

Lo ringrazio di cuore al pari dei NO VAX cui riconosco il merito di aver fatto vaccinare tantissime persone, inizialmente non convinte, grazie all’evidente infondatezza delle loro tesi che anche il più indeciso italiano riesce ormai a percepire.

Lo ringrazio perché è riuscito a reperire prove inconfutabili, senza condividerle con nessuno, che hanno consentito alla Legge Sportiva di esprimersi senza alcun dubbio visto la fede privilegiata dello stesso che, per puro caso, è anche un tesserato della Silver Lining.

Lo ringrazio perché, per evitare inutili discussioni, non ha assolutamente anticipato nulla del ricorso né durante, né alla fine della partita al Capitano delle Fearless  - anzi ha salutato cordialmente tutti -.

Lo ringrazio perché, ha ricordato a tutti quanto sia importante distinguere tra la verità e la dimostrazione della verità.

Lo ringrazio perché, senza di lui, la Battaglia di Busnago non ci sarebbe stata oppure sarebbe stata diversa.

Ringrazio i miei Compagni perché, tutti insieme, letta la delibera abbiamo deciso di dimostrare sul campo chi sono veramente i più forti.

 

Capitolo 2 – La battaglia di Busnago

Non c’ero a Busnago. Scusate, non ero fisicamente presente ma con la testa ero con loro.

Lo sapevo che avrebbero dato il massimo su ogni pallina e sapevo che Ale avrebbe fatto il colpaccio. Lui ha bisogno di stimoli, di sfide per dimostrare di essere il numero 1. Quel sabato pomeriggio non mancava nulla: la partita era un crocevia della stagione da dentro/fuori, si gioca contro la Capolista, contro il numero 190 d’Italia (Leto, uno che è stato nei primi 100 per anni), il loro numero due è uno dei pochi imbattuti del girone, si gioca a casa loro e su due tavoli…

Formazione studiata a tavolino: si sceglie la “A” perché consente ad Alessandro di scaldare i motori con il numero 3 avversario e di far giocare a Francesco, l’unico in grado di reggere la pressione psicologica, la prima e (l’eventuale) ultima e decisiva partita. Mai scelta è stata più azzeccata. Claudio sta in mezzo, non gli si chiede il miracolo ma su di lui si conta per almeno un punto: così sarà.

La partita viaggia su binari sconnessi: Francesco ha perso le prime due partite, Claudio fa il punto del 3-3 con sicurezza, in mezzo Ale resuscita da 0-2 per vincere al 5 set contro Arlati.

E’ sul 3-3 che si decide la partita, uno tra Ale (contro Leto) e Claudio (contro Arlati) deve fare il punto, Francesco non tradirà sul 4-4.

Ma i numeri 1 sanno quando è il momento. Pablito ci mise il “tocchetto ”sottoporta” al 74’ minuto, Ale decide di fare una prestazione SONTUOSA annichilendo Leto nel primo e terzo set, subendo un suo ritorno nel secondo e quarto ma chiudendo in bellezza e senza attenuanti nel quinto. Fantastico.

E Francesco, come sempre, non tradisce.

3 punti Ale, 3 capolavori di tattica, maestria, opportunismo come i 3 goal di Pablito.

 El Hombre del partido es Alessandro Gala.

 

Capitolo 2 – Venite a Prenderci

Adesso ci dovete battere sul Campo.

Siamo ancora noi 5 – Gala, Leuci, Di Carlo, Offredi, Meduri -, portiamo con ONORE il nome della nostra Squadra: siamo imbattuti in C2 - a dispetto di quanto dica una classifica fatta su tavoli non da gioco -, vincitori della Coppa Italia Regionale, imbattuti nella Serie C Veterani.

Vi aspettiamo in Campo, saremo FIERI di giocare contro avversari valorosi che ci dimostreranno SPORTIVAMENTE di essere più forti di noi, affronteremo con RISPETTO chiunque eviterà di ricorrere a inutili e futili trucchetti da Bar Sport, lotteremo fino all’ULTIMA PALLINA prima di dichiararci sconfitti.

Vincenzo