El Hombre del
Partido
Prologo
Ciao Paolo, è passato un anno ormai da quando ci
hai salutato eppure il tuo nome rimarrà sempre nella memoria di tutti ed echeggerà ad ogni vittoria impossibile:
ogni volta che uno sportivo batterà il demone che ha dentro di lui.
Sei stato il
simbolo di una generazione e la speranza
di tutte le altre, non perché fossi il più forte ma perché ci hai fatto diventare i più forti, in
quell’estate magica in cui hai messo in fila i migliori del mondo dicendo: ci siamo noi.
In quel
“catino” del Sarrià, il 5 Luglio 1982,
traboccante di donne e uomini che si aspettavano la consacrazione del più
grande Brasile di tutti i tempi – dopo
quello del 1970 – sei arrivato tu: rapace,
3 tocchi, 3 goal.
Lo farai
ancora nei giorni seguenti con le più forti squadre Europee di allora ma quel pomeriggio,
quella partita (“La Partita”) è quella che nei cuori di ognuno di noi ci
ricorderà sempre che, nello sport, Davide
può battere Golia e bisogna crederci fino all’ultimo.
El Hombre del partido es Paolo Rossi.
Capitolo 1 – Ringraziamenti
Ringrazio il Giudice Arbitro di
Silver Lining / Fearless Eagles del 14/11/21.
Lo ringrazio
di cuore al pari dei NO VAX cui
riconosco il merito di aver fatto vaccinare tantissime persone, inizialmente
non convinte, grazie all’evidente infondatezza delle loro tesi che anche il più
indeciso italiano riesce ormai a percepire.
Lo ringrazio perché è riuscito a reperire
prove inconfutabili, senza condividerle con nessuno, che hanno consentito
alla Legge Sportiva di esprimersi senza alcun dubbio visto la fede privilegiata
dello stesso che, per puro caso, è anche un tesserato della Silver Lining.
Lo ringrazio perché, per evitare inutili discussioni, non ha assolutamente anticipato nulla del
ricorso né durante, né alla fine della partita al Capitano delle Fearless - anzi ha
salutato cordialmente tutti -.
Lo ringrazio perché, ha ricordato a tutti quanto sia
importante distinguere tra la verità e
la dimostrazione della verità.
Lo ringrazio perché, senza di lui, la Battaglia di Busnago non ci sarebbe stata
oppure sarebbe stata diversa.
Ringrazio i miei Compagni perché, tutti insieme, letta la
delibera abbiamo deciso di dimostrare
sul campo chi sono veramente i più forti.
Capitolo 2 – La battaglia
di Busnago
Non c’ero a Busnago. Scusate, non ero fisicamente
presente ma con la testa ero con loro.
Lo sapevo
che avrebbero dato il massimo su ogni pallina e sapevo che Ale avrebbe fatto il colpaccio. Lui ha bisogno di stimoli, di sfide per dimostrare di essere il numero 1.
Quel sabato pomeriggio non mancava nulla: la partita era un crocevia della
stagione da dentro/fuori, si gioca contro la Capolista, contro il numero 190
d’Italia (Leto, uno che è stato nei primi 100 per anni), il loro numero due è
uno dei pochi imbattuti del girone, si gioca a casa loro e su due tavoli…
Formazione studiata a tavolino: si sceglie la “A” perché consente
ad Alessandro di scaldare i motori con il numero 3 avversario e di far giocare
a Francesco, l’unico in grado di reggere
la pressione psicologica, la prima e (l’eventuale) ultima e decisiva
partita. Mai scelta è stata più azzeccata. Claudio
sta in mezzo, non gli si chiede il miracolo ma su di lui si conta per
almeno un punto: così sarà.
La partita
viaggia su binari sconnessi: Francesco ha perso le prime due partite, Claudio fa il punto del 3-3 con sicurezza,
in mezzo Ale resuscita da 0-2 per
vincere al 5 set contro Arlati.
E’ sul 3-3 che si decide la partita, uno tra Ale (contro Leto) e Claudio
(contro Arlati) deve fare il punto, Francesco non tradirà sul 4-4.
Ma i numeri 1 sanno quando è il
momento. Pablito ci
mise il “tocchetto ”sottoporta” al 74’ minuto, Ale decide di fare una prestazione SONTUOSA annichilendo Leto nel primo
e terzo set, subendo un suo ritorno nel secondo e quarto ma chiudendo in
bellezza e senza attenuanti nel quinto. Fantastico.
E Francesco, come sempre, non tradisce.
3 punti Ale, 3 capolavori di tattica,
maestria, opportunismo come i 3 goal di Pablito.
El Hombre del partido
es Alessandro Gala.
Capitolo 2 – Venite a
Prenderci
Adesso ci dovete battere sul Campo.
Siamo ancora noi 5 – Gala, Leuci, Di
Carlo, Offredi, Meduri -, portiamo con ONORE il nome
della nostra Squadra: siamo imbattuti in
C2 - a dispetto di quanto dica una
classifica fatta su tavoli non da gioco -, vincitori della Coppa Italia Regionale, imbattuti nella Serie C Veterani.
Vi
aspettiamo in Campo, saremo FIERI di
giocare contro avversari valorosi che ci dimostreranno SPORTIVAMENTE di essere più forti di noi, affronteremo con RISPETTO chiunque eviterà di ricorrere
a inutili e futili trucchetti da Bar Sport, lotteremo fino all’ULTIMA PALLINA prima di dichiararci sconfitti.
Vincenzo