Dopo la bella vittoria a Parabiago della scorsa settimana
siamo chiamati a confermarci con una prestazione convincente contro il
Trezzano, formazione da non sottovalutare.
A Parabiago il doppio Enrico – Navid, nato da una lungimirante pensata di
Captain Max (Enrico con le rotazioni dalla media distanza a preparare, Navid
veloce e teso sul tavolo a chiudere), ha funzionato egregiamente portando un
punto decisivo contro i navigati Mingolla – Casero; risulta pertanto automatico
riproporli oggi. Enrico, oltretutto, non è al meglio a causa di un fastidio al
tendine della spalla e il nostro Capitano, prudentemente, decide di tenerlo in
riserva per i singolari ma per il doppio ci vuole. Senza problemi invece Navid,
che effettua il consueto riscaldamento propiziatorio con Max C a suon di
topponi in progressione sulla puntinata di quest’ultimo.
Dall’altra parte del tavolo Alfano – Demartini, coppia giovane (33 anni in due)
e pericolosa, soprattutto il quindicenne Alfano di cui si dice un gran bene e
che finora ne ha persa solo una, contro Stefanazzi del Turbigo (quarta
categoria, 6700 punti) portandolo al quinto. È subito battaglia vera, con i
nostri che vincono il primo ai vantaggi e perdono il secondo e il terzo
entrambi 11-9, ma poi dal quarto salgono in cattedra e, complice qualche errore
gratuito dei ragazzi, con un doppio 11-7 la portano a casa. 1-0 Aquile.
Nel primo singolare Marco sfida Alfano, fa il suo gioco al meglio ma il ragazzo
quando tira e va in progressione fa veramente male. Marco, pur lottando sempre
punto su punto, deve cedere 0-3 (11-9 11-8 11-8) più per meriti del suo
avversario che per demeriti propri. 1 pari.
Navid contro Demartini. Il nostro straniero globalmente è superiore, vince bene
il primo 11-7 poi nei due set centrali, come di consueto, si complica un po’ la
vita volendo chiudere troppo in fretta gli scambi e finisce due volte ai
vantaggi, vincendo il secondo e perdendo il terzo. Nel quarto si arma di un po’
di pazienza in più, aspetta la palla giusta ed è 11-6. 2-1 Aquile.
Max C contro il suo amico di vecchia data Francesco Petruzzi si trova di fronte
la propria nemesi: un puntinato a legno che gli gioca a specchio. Pronti via e
sono pallate, il buon Petruzzi aggredisce con spinte di puntino e chiusure
precise di dritto e il nostro cerca di resistere, resta agganciato in qualche
modo e porta a casa il primo set 11-9 con una buona dose di mestiere (servizio
giurassico primi anni 80) e qualche regalo del suo avversario. Poi nei
successivi due set succede una cosa particolare: Max C fa sempre una fatica del
diavolo, gli scambi non sono mai semplici e quando il set finisce Max legge
11-2 per lui sul segnapunti ma ha la sensazione di aver corso una maratona. Vittoria
finale per 3-0 ma punteggio bugiardo che non rende l’idea dell’osticità (si
dice così?) del suo avversario. 3-1 Aquile.
Navid contro Alfano è il match of the day, i due si sfidano a topponi di dritto
e rovescio a viso aperto. Navid va sotto due set a zero, poi risale vincendo il
terzo e il quarto anche grazie ad un po’ di nervosismo del suo giovane
avversario; il quinto è una battaglia punto a punto che Alfano si aggiudica
11-8. Applausi, bravi tutti e due. 3-2 Aquile.
Marco contro Petruzzi. Qui Max C ha un flashback dei suoi (niente di
impegnativo, si parla del 2017, per uno abituato a viaggiare all’indietro nel
tempo di 30 anni e rotti è roba da ragazzi) e si ricorda un Marco battuto da
Borruso senza averci capito un gran che: ciò non lo rende propriamente felice. Max
C fa appena in tempo, anche con una certa fatica, a cancellare il pensiero
negativo dalla propria mente che è 11-5 per Petruzzi, con Marco che mostra il
campionario completo di ciò che contro una puntinata lunga non si dovrebbe mai
fare. Il provvidenziale intervento di Captain Max, che gli chiarisce quale
palla va scambiata e quale palleggiata, lo rimette in bolla e il nostro vince i
successivi tre set tutti per 11-9, facendoci tirare un grosso sospiro di
sollievo. 4-2 Aquile e partita.
L’ultimo singolare di Max C contro Demartini conferma la buona vena di
quest’ultimo: Max C vince 3-0 prendendo una quantità industriale di retine e
spigoli (speriamo di non averli finiti tutti) e stringe la mano al suo
avversario con la netta sensazione che, al ritorno, lo stesso match sarà un
problemino non da poco.
Grazie a tutti quelli che ci sostengono sempre, alla Donatella e soprattutto
alla Nadia (non a caso il mio amico Pastorelli, interista nel midollo, quando
mi chiede di lei la chiama Mourinho). Forza ora con la prossima.
Max C