04/12/2023

C2 gir. D: Fearless Eagles - Cornaredo 6-1
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Aquile in volo: a Cornaredo non c’è storia!

 

Prosegue la marcia inarrestabile delle Fearless, questa volta a farne le spese è stata la Cornaredese dello spauracchio Wang e del sempreverde Miehe che, comunque, nulla hanno potuto contro lo squadrone milanese.

L’autoritario rientro dell’airone romano, le due sentenze firmate Gomez e Leuci e la doppietta di Gala non hanno fatto rimpiangere l’assenza del Capitano Meduri, fermo ai box per infortunio ma presente nel gelido sabato sera lombardo per chiudere definitivamente le polemiche di chi vuole insinuare spaccature nello spogliatoio.

Nonostante l’inizio non sia stato dei migliori con Gomez/Gala che lasciavano la scena al fuoriclasse Wang ed al compagno Arnardi, i match successivi hanno confermato l’elevata differenza tecnica tra i nostri alfieri ed i pur validi avversari. Gomez ha dettato legge, a sprazzi si è rivisto anche il miglior Gala (quando gioca alla sua maniera i set finiscono a zero…), Leuci ha regalato la solita perla da amarcord con Miehe e, soprattutto, il filiforme romano ha confezionato due prestazioni da ultima serata del Circ du Soleil che hanno scaldato il Palaghiaccio di Cornaredo.

Così, nonostante Mr. Offredi continui a passeggiare in serie minori ed accusi di ostracismo nelle scelte Meduri, Capitano in pectore e principale idolo della tifoseria, le Aquile mandano un chiaro ed inequivocabile segnale al Campionato: se la squadra è quella delle ultime 3 giornate (19 vinte e 2 perse) difficilmente si lascerà qualcosa per strada!

 

Le Pagelle (in rigoroso ordine alfabetico)

Gala voto 8: raccontare le sue partite è diventato più complesso che tradurre una versione latina di Sallustio, spauracchio di almeno 5 generazioni di studenti nei Licei. Al pari dell’ostico autore Latino, il talentuoso pugliese alterna brevi momenti di raffinata estetica del gioco a clamorose pause senza senso che lo collocherebbero di diritto nel purgatorio dantesco dei negligenti in compagnia di Pia de’ Tolomei, Guccio dei Tarlati, Orso degli Alberti, Giustiniano e il Meduri sconfitto da Favaro. Per sua fortuna, l’amico Virgilio (al secolo Frà Leuci) è sempre lì a vegliare, gli avversari dopo la terza palla che non gira diventano blasfemi ed il pensiero della pizza a fine partita lo riaccende improvvisamente chiudendo in bellezza la serata: Solido

Gomez voto 8: al pari di Gala, mezzo voto in meno per la sconfitta inopinata nel doppio. Il cuneiforme svizzero irrompe in palestra alle 18 in punto facendo sfoggio all’ampio pubblico dell’invidiabile villica tartaruga addominale che tanto lo ha reso famoso nella ridente Locarno facendogli guadagnare i soprannomi di “Jordi Bello di notte”, “il licantropo Visconteo” oppure, il preferito delle ammiratrici, “Jordi è per sempre”.  La sua apparizione nella ghiacciata Cornaredo è tutta nell’ultimo punto del 1° set contro il malcapitato Molgora che qualche secondo prima aveva inveito impunemente contro uno spigolo senza pensare alle conseguenze del gesto: servizio dell’avversario, sguardo di Jordi simile a quello di Clint Eastwood nel duello finale contro Eli Wallach e Lee Van Cleef, velocità di braccio almeno pari a quella della pistola con cui il Biondo farà fuori i suoi rivali, musica di Ennio Morricone. Il montaggio si fa sempre più rapido, come le pulsazioni. Poi lo sparo. Jordi morde il sigaro tra i denti, l’arbitro gira il punto. Sentenza

Leuci voto 8: ormai è certezza, “Fra” Leuci è un alieno e, probabilmente, è stato impegnato nei secoli nella costruzione delle Piramidi egizie, del mausoleo di Alicarnasso e di Angkor Wat in Cambogia. Unico nel suo genere, il pluridecorato golfista di Quarto Oggiaro piazza l’ennesima pennellata in una partita dal sapore antico contro Miehe che i bookmakers, per rispetto degli scommettitori come Fagioli e Tonali, non quotano per decenza.  Aggiungiamoci che, oltre al solito sfinente lavoro da “vate della panchina”, difende le scelte del Capitano Meduri (che non gli concede la passerella del doppio) e quasi riesce a chiamare un time-out a Marcolini, impresa ancora non riuscita a nessuno. Infinito. 

Marcolini voto 8,5: l’airone romano si prende la passarella. Dopo settimane di pettegolezzi, insinuazioni, notizie false e tendenziose, l’accattivante atleta lascia parlare il campo ed incasella due prestazioni di forza. Come un panzer della wehrmacht, asfalta tutto ciò che trova davanti con un unico obiettivo: non fare prigionieri! A farne le spese sono l’ostico tiratutto Miehe con cui il nostro eroe ingaggia un duello rusticano all’ultimo top ed il “diur Ganzetti” che si arrende in 3 set allo strapotere fisico e tecnico dell’aquilotto. I giornali pongistici di tutta Europa lo celebrano con euforia:  “Invincible” titola l’Equipe, “Asfaltadi” è la prima pagina di El Mundo, “Sir Andrew, Pride of You” è quella del TT Times mentre i giornali scandalistici italiani riferiscono di lanci di reggiseni delle ammiratrici fuori dal palaghiaccio di Cornaredo. Bentornato


vince