24/10/2016

PalaBovisa: workshop gomme puntinate martedì 25/10
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Vedendo da vicino alcune partite delle nostre squadre di D2, mi sono reso conto che i nostri atleti perdono un sacco di punti a causa delle gomme da disturbo (puntinate e antitop) usate dai loro avversari. Credo quindi sia giunto il momento di introdurre negli allenamenti, specie in quelli dei “neoagonisti”, alcuni concetti tecnici e tattici legati all’uso delle gomme, per cui terrò un primo workshop sulle gomme puntinate martedì 25/10 dalle 20 alle 20,30.

ASPETTI FILOSOFICI
Nel libro "La metafisica del Ping - Pong", di Guido Mina di Sospiro, edito da Ponte delle Grazie, si teorizza un concetto molto diffuso nel nostro sport. L'autore (che evidentemente è un seguace di Platone) sostiene che i pongisti si dividono in 2 categorie: metafisici ed empiristi. 
I metafisici si sforzano di padroneggiare l'arte dello spin (la rotazione, il taglio), di scoprire il segreto insito nel cuore del gioco (agile movimento di gambe, rapido movimento del polso, variazioni del taglio), usando esclusivamente gomme lisce, che gli consentono di affrontare la vita di petto, desiderosi di avvicinarsi il più possibile alla VERA FORMA, quella che Platone esemplifica nel suo "Mito della caverna", in cui gli uomini veri escono dall’antro oscuro per scoprire la vera vita. 
Gli empiristi invece usano i puntini o le antitop e quindi scelgono di privilegiare la vita facile e senza sforzo. Rinunciando alle gomme lisce preferiscono restare nella caverna e quindi sono fondamentalmente dei perdenti, la personificazione della viltà e della pigrizia umana: privi di inventiva, distruttivi, parassiti o semplicemente noiosi. 
Com’è noto, io appartengo alla categoria degli empiristi, in quanto avendo iniziato la carriera intorno ai vent'anni era troppo tardi per acquisire la coordinazione motoria e la tecnica necessaria per emergere in uno sport così difficile come il tennis tavolo. Essendo totalmente incapace di fare il topspin, ebbi l'intuizione di usare per primo sul dritto una puntinata lunga, con gommapiuma, a cui sono rimasto fedele per oltre 40 anni. Con quest'unica arma, negli anni 80, partendo dalla serie D sono arrivato alla A2.
Capirete quindi che per me il vero tennis tavolo non è fatto solo di top spin e schiacciate, ma di strategie e tattiche diversificate: perchè il nostro sport è una partita a scacchi giocata correndo i 100 metri, ma non è detto che la distanza debba essere corsa in meno di dieci secondi...

ASPETTI PRATICI
Per fare in modo che il workshop non sia fine a sè stesso, è necessario che alcuni atleti si sacrifichino per la causa comune, montando gomme di disturbo, sia per imparare la diversa tecnica di gioco, sia per consentire ai giocatori “lisci” di provare i colpi necessari per contrastare puntinate e antitop.
Per premiare tutti coloro che, illuminati dal verbo puntinato, si convertiranno con fede e tenacia alla pratica empirista, perchè non credono solo all’ideale del bello (si gioca per fare bei colpi), ma soprattutto a quello dell’efficienza (si gioca per fare colpi che ti danno il punto), regalerò gomme puntinate e antitop (ovviamente non trattate) a chiunque volesse sperimentare il brivido del gioco di disturbo, usando gomme che, nelle mani giuste, possono diventare armi letali.
Il primo adepto è Gigi Scannavini, che martedì sera esordirà con una puntinata che cambierà il suo futuro agonistico.

TUTORIAL
in attesa del seminario di martedì, vi propongo alcuni spezzoni di filmati in cui potete cominciare a studiarvi le caratteristiche del gioco di disturbo.
Nel primo video, girato la scorsa stagione al torneo di Mazzano, in cui ho vinto il doppio IVa, la mia gomma rossa è puntinata, quella nera è liscia, mentre gli altri 3 giocatori hanno solo gomme lisce. 
Dal minuto 5.26 a 5.37 potete vedere un esempio di blocco di puntino, che rallenta la palla e la tiene vicino alla rete, impedendo agli avversari di arrivarci.
Dal 9.28 al 9.46 avete un esempio di appoggio rallentato di puntino, che costringe l’avversario ad alzare la palla, in modo da consentire al mio compagno di schiacciarla con facilità
Nel secondo video (la finale) il giocatore con la maglia fucsia ha un antitop sul rovescio, che rallenta il gioco come la puntinata, ma consente di dare maggior spinta (vedi minuto 0.55). Da notare anche il suo servizio al minuto 1.05, con finto taglio sotto, che inganna il ricevitore, il quale alza la risposta, consentendo una facile schiacciata all’avversario.
Dal minuto 1.17 a 1.21 c'è un esempio di spinta di puntino (non eseguibile con una gomma liscia), che spiazza l’avversario.
Dal minuto 3.40 a 3.50 c'è un esempio di blocco con gomma liscia (che rimanda la palla veloce) e subito dopo un blocco con la puntinata: la palla rallenta e mette fuori tempo l’avversario.
Dal minuto 4.15 al 4.27 per due volte la palla spinta di puntino fa sì che il top spin dell’avversario vada a rete, in quanto la palla gli arriva più lenta di quanto si aspetti.
Dal minuto 4.55 al 5.07 ho messo la gomma liscia sul dritto e gli avversari hanno potuto attaccare efficacemente, senza alcun disturbo.
Dal minuto 6 al 6.06 la spinta di puntino fa sì che il top spin dell’avversario non prenda la palla, in quanto gli arriva più lenta di quanto si aspetti.
Dal minuto 6.53 al 6.57 la palla spinta di puntino fa sì che il top spin dell’avversario sia fuori misura, in quanto la palla gli arriva più lenta di quanto si aspetti.
L’ultimo set, dal minuto 7, è un esempio di come si possa vincere una partita anche in una situazione disperata (svantaggio 0-6), cosa che agli idealisti viene difficile, mentre per gli empiristi è normale amministrazione...

Pier