18/04/2016

La D1 A batte 5-3 il Banfi e conquista l’agognata salvezza!
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Giornata decisiva per il campionato della D1A: vincendo contro il Banfi, terza in classifica, gli Aquilotti si piazzerebbero matematicamente quinti, conquistando la salvezza diretta. Perdendo, sarebbero sesti e dovrebbero affrontare l’incognita dei playout, seppur da testa di serie, ma un incontro secco è sempre imprevedibile, e consci di questo i nostri scendono in campo carichi e motivati.
Gli avversari si presentano al Carducci privi del loro n.1 Pislariu, ma il valore e la grinta dei suoi compagni non lasciano nulla di scontato, le partite vanno vinte sul campo, ed i giocatori del Banfi sono tutti validi ed insidiosi.
Le aquile si schierano con Cassaghi A, Bocchi B e Capra C, il Banfi con Brambilla X, Fracassi Y e Colombo Z.
Brambilla (Hermes) è giocatore conosciuto per i tagli profondi, ma inizia l’incontro da attaccante, aprendo sia di dritto sia di rovescio, e sorprendendo spesso Giancarlo, conquista un discreto vantaggio, poi il nostro comincia a tessere la sua tela e recupera fino ai vantaggi, dove però Hermes riesce ancora a portare a segno un paio di colpi e a vincere il 1.set. Nei successivi però il nostro Muro trova la chiave girando spesso la racchetta, e lasciando meno spazio agli attacchi dell’avversario ,che diventa più falloso, e senza soffrire troppo conquista il primo importantissimo punto per le Aquile per 3-1.
Il capitano Bocchi si ritrova di fronte lo spettro di Fracassi, che all’andata lo aveva clamorosamente rimontato da 2-0 e poi da 10-5 nel 5.set. Il nostro parte concentratissimo e sorprende il giovane avversario attaccandolo su ogni palla, chiudendo facilmente il primo set a 3. Ovviamente dal secondo la musica cambia, Fracassi si affida al suo sempre insidioso servizio (la chiave del suo successo dell’andata) per conquistarsi facili attacchi, il nostro risponde colpo su colpo e si arriva ai vantaggi, dove sul set point Paolo sbaglia malauguratamente un servizio e cede poi per 11-13. Stavolta però la concentrazione non cala, e con molta attenzione soprattutto nelle risposte si prende un certo vantaggio sia nel 3. Che nel 4.set che riesce a mantenere sino alla fine: 3-1, e 2-0 Aquile.
Capra contro l’insidioso puntino di Colombo: inizio fuoco e fiamme del nostro, che riesce ad attaccare con continuità l’avversario, il quale però trova la misura delle difese ed accorcia il gioco, la partita prosegue con alternanza di predominio fino al quinto set, dove purtroppo Stefano ha un vistoso calo (la carenza di allenamento?) e cede di schianto: 3-2 Colombo e 2-1 Aquile.
Torna in campo il capitano Bocchi contro Brambilla: qui basta giocare con un po’ di attenzione, soprattutto sui tagli avversari, ed attaccare la palla giusta, sfruttando anche la non eccessiva mobilità dell’avversario. La partita si snoda senza grossi intoppi: 3-0 Bocchi e 3-1 Aquile.
Cassaghi si trova a giocare un quasi match point (andare sul 4-1 sarebbe successo quasi certo) contro Colombo. La partita è uno scontro di puntini, anche se nella fase centrale del gioco il nostro trova beneficio girando ripetutamente la racchetta. Lo schema è sempre lo stesso: Colombo cerca di spostare Giancarlo col puntino per aprirsi il dritto, Giancarlo di spingere sul dritto dell’avversario e variare il taglio per indurlo all’errore. Il nostro si porta in vantaggio per 2-1, ma poi Colombo trova una chiave tattica: dei lob morti a mezza altezza e metà tavolo, che Giancarlo non riesce a spingere, si va sul 2-2 e un certo vantaggio per Colombo nel quinto: il Muro non molla e recupera fino ai vantaggi, dove due errori nel palleggio però consegnano la vittoria all’avversario: 3-2 Aquile.
Altro quasi match point, e altra battaglia incredibile: Capra con i servizi mortiferi e attacchi puntuali si porta sul 2-0 con Fracassi (il secondo set ai vantaggi), poi il giovane avversario trova le misure in risposta e a sua volta inizia a capitalizzare il servizio, e con scambi spettacolari rimonta fino al 2-2 e si porta sul 10-4 al quinto set. Qui Stefano dà tutto, attacca ogni palla senza più sbagliare e recupera fino al 10-10. La partita si prolunga con una serie di punti direttamente su servizio (sembra la fotocopia a rovescio dell’incontro Bocchi-Fracassi dell’andata), Stefano ha l’unico match point sul 14-13 ma sbaglia l’attacco, e alla fine deve cedere per 16-14. Onore a entrambi i contendenti, bellissima partita tra due attaccanti puri, purtroppo dal possibile 4-2 ci ritroviamo sul 3.3. Tutto da rifare, con tutti e tre gli incontri persi al 5.set, di cui due ai vantaggi.
Il gioco si fa duro, sfida tra i due n.1 sin qui imbattuti. Paolo parte bene e vince il primo set, poi Colombo riesce a bloccare molto corto e vicino alla rete, il nostro commette qualche errore in più e cede a 9 il secondo set. A questo punto sono i consigli dei compagni della C2 Doria e Gus (che hanno concluso il loro incontro) a consegnargli in mano la chiave dell’incontro: servizio lungo piatto sul puntino e attacchi non forti ma precisi: la partita prende decisamente la strada di casa, 11-4 11-5 e le Aquile volano sul 4-3.
Il primo vero match point se lo gioca Capra con Brambilla: anche stavolta il nostro parte alla grande, e si porta sul 2-0 giocando con attenzione e attaccando le palle giuste, capitalizzando alla grande il proprio servizio laterale. Purtroppo Brambilla, fortemente incitato dai compagni, non è certo uno che si abbatte, e registrando la risposta inizia a mandare di là dalla rete palle sempre più insidiose e tagliate. Si porta così sul 2-2. Il quinto set è una battaglia, si gira sul 5-4 Brambilla, qui Stefano ha un sussulto, e con colpi di gran classe si porta sul 9-5 sotto il tifo indiavolato degli altri aquilotti. Ancora una volta l’avversario, pur a corto di fiato, non molla e recupera due punti: 9-7. Si rivede lo spettro delle precedenti rimonte. Un provvidenziale timeout chiamato dal capitano (su input decisivo di Silvio, che stava arbitrando e non poteva chiamarlo personalmente) spezza il ritmo a Hermes e Stefano chiude 11-7.

5-3 Aquile, vittoria e salvezza conquistata!

Onore agli avversari, che hanno dato tutto e lottato con tutte le loro forze fino alla fine, pur non avendo interessi particolari di classifica: #thisissport.

Un grazie a quelli tra i compagni della C2 e D1B che si sono fermati a sostenerci e consigliarci, il loro apporto è stato decisivo per la vittoria finale, e ai Gaudenti che reduci dal successo di Nerviano sono corsi a loro volta al Carducci a sostenerci. Un ringraziamento anche al nostro compagno Conte Max, che non ha potuto essere presente fisicamente, ma ci ha sostenuto a distanza e festeggiato telefonicamente con noi.
Si conclude così, senza code e strascichi off season, per gli aquilotti della D1 A una stagione complicata, nella quale le aspettative iniziali sono progressivamente mutate, un po’ per la difficoltà del girone, un po’ per qualche passo falso da parte nostra, ma bisogna riconoscere ai nostri di averci sempre creduto, pur avendo concluso il girone di andata al sesto posto, e di non avere mai mollato. Arrivederci al prossimo anno, ora tutti a tifare per i compagni della C2 impegnati nei playoff e della D1 B nei playout.
Forza Aquile!

paul